I metalli sono conosciuti fin dai tempi più remoti.
Gli archeologi datano e nominano le fasi della preistoria basandosi proprio sul tipo di metallo allora diffuso e utilizzato per la fabbricazione di utensili e armi.
Fu intorno al 5.000 a.C. che ci si rese conto che questi minerali, se riscaldati, diventano malleabili e possono quindi essere modellati e assumere la forma desiderata.
Pertanto si cominciarono a creare i primi oggetti per la vita quotidiana.
La qualità dei prodotti migliorò sensibilmente solo quando si scoprì che mescolando più metalli se ne potevano ottenere di nuovi: le leghe (2.500 a.C.).
Si deve attendere fino al 1321 per la produzione della prima latta, una lamina di ferro ricoperta su entrambi i lati di stagno fuso, per poter contenere e conservare i cibi.
Lo stagno impedisce la corrosione e l’ossidazione che avviene a contatto con il cibo, mentre l’acciaio ne garantisce la robustezza.
Nel 1830 compaiono le prime "scatolette" a banda stagnata.
Questo prodotto è diventato di grande successo e diffusione, in quanto capace di conservare il cibo mantenendone inalterate nel tempo le caratteristiche.
Come materiale da imballaggio la banda stagnata deve la sua affermazione, in Italia, a Francesco Cirio, capostipite della famosa industria di conserve. |